MOUNT & BLADE: WARBAND RECENSIONE
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MOUNT & BLADE: WARBAND RECENSIONE

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free94
view post Posted on 8/4/2010, 20:21




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02/04/2010

Prezzo per ora sconosciuto

PC

Genere: GDR

Sviluppato da: Taleworlds

Pubblicato da: Paradox Interactive




Mount & Blade rappresenta la prova che il sogno americano può avverarsi anche in ambito videoludico: nato dal nulla, la grafica spartana, la trama assente eppure... Eppure ha saputo conquistarsi in brevissimo tempo una schiera di appassionati a dir poco invidiabile, nonché una comunità di modders tra le più attive della storia videoludica. Cosa lo rendeva e lo rende tutt'ora un titolo speciale? In fondo si tratta solo di un mondo fantastico, peraltro abbastanza ridotto nelle dimensioni, che riproduce 5 o più fazioni palesemente ispirate ad altrettante nazioni medievali, in mezzo alle quali il giocatore si trova libero di commerciare, derubare, o cercare la gloria alleandosi con una qualsiasi di esse in atto di vassallaggio. La verità è che il personaggio era così anonimo e il mondo così vasto da poter dare una mole di attività e di situazioni davvero infinite: dai villaggi occupati dai banditi alle beghe personali tra signorotti, complotti per far scoppiare guerre, rivalità personali, amicizie, scambi di schiavi e di viveri, un parco oggetti virtualmente infinito e un sistema di crescita del personaggio stile gioco di ruolo. Non mancava nemmeno la possibilità di arruolare uomini e farli crescere al pari del protagonista, con tanto di personaggi non giocanti unici da equipaggiare a proprio piacimento. In effetti, la forza di Mount & Blade è sempre stata la sua incredibile rigiocabilità e varietà di situazioni.
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RE CARLO TORNAVA ALLA GUERRA...


Mount & Blade: Warband non pretende di cambiare radicalmente il proprio predecessore, né tantomeno di stravolgerlo nelle basi: anzi, i miglioramenti effettivi o i cambiamenti sono pressoché inesistenti. Non sarà certo una nuova fazione di stampo islamico (che comunque mancava nell'originale) o la possibilità di sposarsi con una dama a cambiare le cose, né tantomeno la maggiore attenzione ai rapporti personali e politici con i vari lord: in effetti, sono tutte feature che si trovano già in qualche mod. Anche stavolta, il giocatore inizia come un misero "uomo di spada" di primo livello, la cui unica concessione è quella di uno stendardo di famiglia se si è scelto di discendere da un nobile decaduto. Poche rozze armi, un'armatura malridotta e, se va bene, un cavallo zoppicante completano l'inventario del nostro eroe. I primi passi non sono per nulla facili: anche una banda di 5 ladruncoli può essere "fatale" (le virgolette ci sono perché in Mount & Blade non è possibile morire fisicamente, ma solo essere catturati, perdere i sensi, impoverirsi e così via). Passare al villaggio vicino può essere un'idea: 3-4 contadini vorranno magari seguirci e diventare un primo nucleo di truppe, e già le piccole bande di fuorilegge non sono un problema. Dopo un po' il villaggio ci conoscerà, ed ecco la prima missione di scorta per portare il raccolto in capitale; lì, magari, il borgomastro avrà qualche altro incarico. Dal cacciatore di taglie al mercenario il passo è breve e intanto l'armata cresce e, con lei, anche le abilità del nostro personaggio (prese pari pari dalla scheda di un GDR stile Dungeons & Dragons per la cronaca): finalmente possiamo permetterci una spada più decente! Da qui il mondo: principesse da sposare, regni da fondare, da distruggere, tornei da vincere, sovrani da affiancare o da sconfiggere, amici, nemici, popolani da proteggere, feudi da amministrare, rivolte da placare e chi più ne ha più ne metta: la storia è alla nostra mercè, e toccherà a noi decidere se restare nell'anonimato, viverla o scriverla.
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SE ANSIA DI GLORIA, SETE D'ONORE, SPEGNE LA GUERRA AL VINCITORE


La prima cosa che salta agli occhi in Mount & Blade: Warband è la grafica, che è stata arricchita da una serie di texture di qualità incredibilmente superiore rispetto l'originale, nonché di piacevolissimi effetti di riflessione della luce solare sulle armature e di rifrazione degli oggetti/persone negli specchi d'acqua. Se è vero che in un videogioco l'aspetto visivo rappresenta, per chi davvero se ne intende, poco più che un orpello, è altrettanto ammirabile l'impegno profuso dagli sviluppatori per risollevare le sorti del punto più debole del loro prodotto originale, senza però andare a modificarne il motore base e creare così una serie di scompensi ai giocatori abituati a un prodotto che offre moltissimo in termini di giocabilità richiedendo pochissimo in termini di hardware. Il risultato è molto vicino a quello di un piacevole lavoro artigiano, così genuino nella sua semplicità quanto soddisfacente alla prova sul campo. Un secondo aspetto per cui Warband vale la sua spesa sono i combattimenti: già Mount & Blade si era fatto notare per la semplicità e il realismo del sistema, che funzionava sul movimento del mouse per decidere da quale parte indirizzare gli attacchi (spostamento a destra fendente da destra, in su spada sollevata e via così) e su vari bonus/malus nell'uso delle armi da tiro (fermi, a cavallo, in movimento) migliorabili tramite l'aumento di livello in stile GDR. Il combattimento ora si arricchisce di una dimensione: infatti, oltre alla direzione in Warband si deve anche dare "l'arco" del colpo simulando col mouse il movimento della mano, rendendo gli scontri molto più complessi e reali. Se, per esempio, si viene caricati da un cavaliere, si dovrà spostare il mouse verso l'alto e allo stesso tempo dare un lungo arco per colpire a spada tesa, se invece il bersaglio è un fante, ecco la mano abbassarsi e il movimento essere più breve, pena vedere la lama scintillare sopra la testa del nemico senza fargli nessun danno. Meraviglioso.
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PRO :)
-Giocabilità alle stelle
-Qualche accorgimento in più rispetto all'originale
-Multiplayer di buon livello
-La comunità di modder non si farà attendere

CONTRO :angry:
-La perfezione tecnica è ancora molto lontana
-Solo in digital delivery o importazione parallela

VOTO = 8.8

 
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