King Arthur: The Role-playing

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LiveByTheCreed94
view post Posted on 20/1/2010, 21:07




Re Artù, detto Semola, ha dei grossi problemi in quello che dovrebbe essere il suo regno. La questione non riguarda strettamente le tasse o il fatto che riceva pernacchie a ogni angolo di strada. In realtà non lo preoccupano più di tanto nemmeno i banditi che scorrazzano in lungo e in largo per i suoi presunti possedimenti organizzando reality show con la popolazione locale in cui chi perde viene impalato su delle lance arroventate. No, il problema vero è quella dannata spada nella roccia che, una volta estratta, ha perso completamente i suoi poteri. La scritta Made in China sull'elsa qualche sospetto glielo aveva fatto venire, ma tutto si aspettava tranne di trovarsi con un pezzo di ferro arrugginito nel bel mezzo della guerra che lo porterà sui libri di mitologia di tutto il mondo (oltre che in qualche cartone giapponese e in qualche film hollywoodiano di dubbio gusto). Insomma, per arrivare al potere Artù ha bisogno della spada, ma senza la spada come farà ad aprire le cozze che gli pesca Lancillotto?

King Arthur - The Role Playing Wargame è un miscuglio ben riuscito tra un gioco di ruolo e un Total War. Gli sviluppatori hanno posto molta attenzione nel cercare di non far sopravanzare un aspetto sull'altro e hanno curato i dettagli cercando di rendere alla perfezione i diversi aspetti che vanno considerati per portare avanti una guerra così impegnativa. In effetti il titolo di NeoCoreGames si mette sin da subito in evidenza per una difficoltà calibrata decisamente verso l'alto. In alcuni casi non abbiamo paura di definirlo spietato nel penalizzare qualsiasi errore commesso e qualsiasi leggerezza nella pianificazione. Tanto è difficile che abbiamo iniziato a provarlo a livello hard, per poi scendere a normal vista la serie di sconfitte inanellate dopo i primi facili combattimenti del tutorial. La situazione è migliorata, ma, per fare un paragone, il livello normal di King Arthur è paragonabile al livello di difficoltà massimo di un Total War come impegno richiesto per andare avanti. Ora però entriamo direttamente nel gioco.

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Mappa tattica
Appena avviata una partita si aprirà la mappa tattica, ovvero una rappresentazione tridimensionale davvero molto bella dell'Inghilterra medievale, dove vige un sistema di spostamento a turni, in cui ogni turno rappresenta una stagione. Dando uno sguardo veloce si vedranno subito le prime locazioni che vanno raggiunte e delle truppe nemiche da combattere. Volendo è possibile anche visualizzare il proprio esercito e mettersi a dare uno sguardo più approfondito ai propri uomini. Nelle prime fasi le opzioni sono piuttosto limitate, ma basterà qualche ora di gioco per dover iniziare a vedersela con la crescita degli eroi, rappresentati intorno alla classica Tavola Rotonda della leggenda, e con la gestione dei territori conquistati.

Oltre a muovere le truppe, infatti, il giocatore è chiamato ad assegnare comandanti alle diverse regioni, a combinare matrimoni di convenienza e a fare scelte diplomatiche dettate dalla conduzione della campagna. Uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione, infatti, è proprio il grafico che indica i rapporti con le altre fazioni coltivati compiendo le diverse scelte che vengono proposte. Un re sarà più propenso ad aiutarvi se vi schiererete al suo fianco contro i suoi nemici diretti, ma colui contro cui combatterete diverrà un acerrimo nemico e influenzerà in negativo anche i vostri rapporti con i suoi alleati.
Ovviamente, se di gioco di ruolo si tratta, non possono mancare le quest e le abilità. Le prime possono essere compiti generali della campagna, oppure missioni che richiedono per forza l'utilizzo di un eroe. Svolgerle permetterà di salire di livello e di acquisire nuove abilità, essenziali per vincere le battaglie. Inoltre si potranno reperire numerosi artefatti dagli effetti differenti, anch'essi dotati di indubbia abilità.

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All’attacco
Le fasi di combattimento somigliano molto a quelle degli ultimi Total War, anche se non hanno la stessa ricchezza di variabili (ad esempio è possibile scegliere soltanto tra due tipi di formazioni). Scelto il terreno dello scontro, quando possibile, si passerà a una rappresentazione dettagliata della zona, dove avremo la possibilità di far avanzare le truppe per farle combattere. Una veloce panoramica illustrerà le caratteristiche geografiche dell'area, mostrando i luoghi più importanti. Combattere in King Arthur non è banale come sembra; anzi, è proprio in questi momenti che il gioco si dimostra ostico come pochi altri. Purtroppo va sottolineato che le truppe sono parecchi squilibrate, con gli arcieri che possono fare il bello e il cattivo tempo (deve essere una classe simpatica agli sviluppatori) e alcune altre unità fin troppo potenti rispetto alla media. Inoltre la quantità di truppe che si lasciano sul campo di battaglia, anche azzeccando tutte le mosse tattiche, è veramente spropositata ed è facile ritrovarsi con l'esercito annichilito pur dopo una battaglia vinta.


Voto: 7.8

Pro
Le scelte fatte influiscono effettivamente sull'evolversi del gioco
Buono tecnicamente
Ottima integrazione tra un GDR e uno strategico

Contro
Molto difficile per i neofiti
Qualche opzione in più sul campo di battaglia sarebbe stata gradita
Alcune truppe sono squilibrate

 
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